La chiesa di San Felice a Posta fu eretta nel 1300, come si evince da un'inscrizione scolpita all'ingresso.
La costruzione della chiesa avvenne perché quell’anno Papa Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo della storia e i pellegrini che si sarebbero recati a Roma avrebbero percorso, tra le altre, anche la Via Salaria trovando in questa chiesa un luogo di sosta per riposare, rifocillarsi e pregare.
L’edificazione avvenne mentre era ancora in atto anche quella del nuovo centro abitato dove le genti dell’appena abbattuto feudo e castello di Machilone volevano trovare riparo. Questo a testimonianza della fede per San Felice che infatti divenne patrono del paese.
Per innalzare le mura furono usate e sono visibili, numerose pietre dell'ormai perduto castello, come anche pietre facenti parte dell'Antica Via Salaria romana che vi passava proprio sotto.
Nella facciata è visibile un frammento di iscrizione, con le lettere finali: TIUS.
All'interno della chiesa si distingue un quadro posto sopra l'altare che rappresenta San Felice come patrono di Posta, visibile sullo sfondo, che lotta contro un drago/demonio proteggendola dal male.
Ai lati dell'altare le statue di San Mauro e Santa Eufrasina, genitori di San Felice.
Il violento sisma che nel 2016 ha provocato ingenti danni alla Chiesa di San Felice, che era stata da poco restaurata nel 2014 ed è oggi in attesa di essere ripristinata.
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