Cittareale

In epoca romana conosciuto come Falacrine, questo territorio dette i natali all'Imperatore Tito Flavio Vespasiano. Qui nasce il fiume Velino che dà vita alla valle. Cittareale sorse per volere dei sovrani angioini come avamposto militare su uno strategico sperone.

 

Descrizione

  • Cittareale è un paese dell’Alta Valle del Velino situato a 962 metri s.l.m.  Il comune conta 476 abitanti divisi nelle 24 frazioni: Cupello, Vezzano, Collenasso, Ara dei Colli, Sciacqua, Conca, Zauzza, Santa Giusta, Scanzano, Matrecciano, Folcara, Chegnerone, Soricone, Villa Coletta, Santa Croce, Ienco, Rose, Sacco, Vetozza, Timezzo, Pallottini, Collicelle, Bricca, Marianitto.

    Il comune di Cittareale dista 47,2 km da Rieti e 125 km da Roma.

    Situato in un territorio prevalentemente montuoso. Il fiume Velino nasce nel territorio comunale di Cittareale sulle pendici del Monte Pozzoni.

    Gli abitanti si appellano con il nome di “cittarealesi” e il loro dialetto è il cittarealese.

                           

    Cenni storici

    Fondata per volontà di Carlo I d'Angiò assunse il nome di civita-reale da cui deriva Cittareale.

    Cittareale sorse nel 1261 per volere dei sovrani angioini: l'iniziativa fu dettata dall'esigenza di fortificare questa zona, situata all'estremo confine settentrionale del regno di Napoli, per difenderla dalle mire espansionistiche della Santa Sede nonché da quelle delle vicine e bellicose Norcia, Cascia e Spoleto.

     

    Nel XIV secolo si trovò coinvolta nelle accanite lotte che i diversi gruppi di potere della zona condussero per conquistare l'egemonia nella regione; successivamente, durante il Quattrocento, con il beneplacito della regina Giovanna II, fu annessa alla contea di L'Aquila e per un lungo periodo ne seguì le alterne vicende storiche.

     

    Nel 1473 gli Aragonesi decisero che nella rocca dovessero essere ospitate truppe regie a difesa dei confini settentrionali del regno di Napoli; l'abitato, invece, continuò ad essere soggetto all'autorità aquilana e, a causa di ciò, subì l'assalto e il saccheggio delle truppe della vicina Amatrice, in lotta con L'Aquila per questioni territoriali. Il conflitto si risolse comunque velocemente grazie all'intervento del sovrano aragonese, che riconfermò l'appartenenza del territorio comunale alla giurisdizione aquilana.

     

     Il toponimo si riferisce al sovrano Carlo I d'Angiò, sotto il cui regno l'abitato attraversò un periodo di prosperità.

     

    Da vedere

    Il comune di Cittareale offre diverse architetture religiose militari e un’area archeologica, da poter visitare:

  • La chiesa di san Pietro, nella frazione di Vetozza, è costruita su un tempio di epoca romana dedicato alla dea Vacuna. Ricostruita nel XV secolo, vi si conserva un trittico datato 1596.

  • Il Santuario della Madonna di Capo d’Acqua si trova ai piedi del Monte Calduro a Cittareale, e deve la sua nascita al ritrovamento miracoloso in un ruscello, tra il X e l’XI secolo, da parte di una pastorella, di una immagine raffigurante la Vergine in argilla.

  • Un capolavoro di architettura militare è la Rocca di Cittareale. Adibita a funzioni meramente militari di difesa del territorio, vista la sua posizione strategica al confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. Abbandonata per anni, è stata restaurata e resa in parte visitabile. 

  • Inoltre Cittareale vanta la presenza di un Museo Civico inaugurato nel 2009 che ospita i reperti venuti alla luce durante gli scavi di Falacrinae, inseriti nel contesto storico e topografico del territorio.

 

  • Cittareale

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