AccumoliNato nel XII secolo a difesa dell’estremo confine del Regno di Napoli, il borgo di Accumoli è il capoluogo di un Comune situato tra due Parchi Nazionali, in un territorio montano dalle caratteristiche uniche, riconosciuto anche a livello europeo.

 

Descrizione

Il Comune di Accumoli, dista 68,7 Km da Rieti e 147 Km da Roma. Vanta un territorio tra i più rappresentativi e significativi dell’intero Appennino e la sua superficie montana è di 86,89 Kmq. Accumoli è situato, con le sue 17 frazioni, a un’altitudine che varia dai 650 a 1800 metri s.l.m. Gli abitanti residenti sono 641 e si chiamano “accumolesi”.

 

Il territorio è inserito nel perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, confinante con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e luogo dove la Comunità Europea ha individuato ben quattro siti di importanza strategica per la conservazione delle biodiversità. Importanza rilevante a livello naturalistico è caratterizzata dall’oasi WWF Lago Secco, SIC località Pantani.

 

Cenni storici

Ci sono 3 ipotesi sull'origine del nome Accumoli, il toponimo potrebbe derivare dal latino cumulus, "cumulo", a causa della grande costruzione di case (cumulo) da parte degli abitanti. La seconda è che potrebbe derivare dal latino ad-culum, ovvero "in cima". L'ultima ipotesi vuole che il nome derivi dall'aggregazione di tanti piccoli villaggi da parte dei Normanni.

Il nome di Acumulo appare forse per la prima volta nel 1037 quando Corrado II confermava la donazione della Terra Summatina fatta da Maginardo di Siolfo nel X secolo al vescovo di Ascoli. 
Il comune ha origine nel XII secolo, quando il territorio nella Valle del Tronto era sotto il dominio dei Normanni e in seguito del Regno di Napoli. Cascia minacciava l'estremo confine del Regno, così per rafforzarlo, i governatori locali decisero di riunire sotto un'unica città i tanti villaggi sparsi per la Valle del Tronto sostituendo probabilmente il decaduto centro di Summata.

 

I primi anni non furono di certo tranquilli, ad opera dei norcini, Accumoli subisce la tirannide di tale Marco Benincasa, il cui stemma, un gran cimiero sormontato da due leoncini, ancora si può vedere sulla torre civica. Per libera scelta poco dopo la metà del 1200, Accumoli si diede alla casa D’Angiò, conservando tutti i privilegi comunali, e completando il proprio stemma con la corona innestata al rastrello. L’Università partecipò attivamente ai Vespri Siciliani (1282), ed è per questo che Accumoli, perduta già in precedenza (1255) Capodacqua ed Arquata, fu privato di diversi paesi dell’amatriciano passati in feudo alla famiglia baronale degli Orsini, originari di Norcia e signori di Amatrice.

 

Nel 1447, Accumoli, sotto il regno di Alfonso di Aragona ebbe dal re Ferdinando, per la sua lunga fedeltà, vari privilegi, ed in occasione della visita, nel 1469, del principe ereditario, Alfonso duca di Calabria, il rinnovo dell’esenzione dalle imposte. Con la morte di Ferdinando il Cattolico (1521) le nostre terre entrarono nel periodo burrascoso di Carlo V. Mentre tutto l’Abruzzo si dava ai francesi, la nostra Università preferì respingere i commissari venuti ad esigere le tasse. Poco dopo però, per opera degli Orsini e di altri signori, Orazio Baglioni fu incaricato di conquistare le nostre terre. Venne dall’Umbria e salito l’Appennino gli riuscì di prendere e bruciare Roccasalli, poi spintosi verso Accumoli, trovò forte resistenza e tornò indietro. L’ immutata fedeltà diede luogo ad un secondo tentativo di assedio ad opera dei baroni di Amatrice, aiutati dalle milizie spoletine, aquilane e di qualche signore d’Abruzzo.

 

Nell’estate del 1527 si stanziarono intorno ad Accumoli poco meno di 5000 soldati che tentarono dapprima un attacco rimasto infruttuoso e poi posero un duro assedio distribuendosi lungo la valle del Tronto (vicino Grisciano), sul piano di San Pietro, vicino a Marano. L’assedio si prolungò per otto mesi durante i quali Capodacqua, Poggio Casoli, furono distrutte dai francesi e Marano dagli Accumolesi affinché non servisse da ricovero al nemico. Vi furono molti fatti d’arme con sortite specialmente a Capodacqua, Grisciano, Tufo e Roccasalli. Il prolungarsi dell’assedio portò gli assediati agli estremi della fame, finché il viceré di Napoli inviò in soccorso 2.000 fanti e 100 lance.

 

Terminate le lotte l’Università di Accumoli ebbe il titolo di “fedelissima” e dieci anni di esenzione dai dazi. Nel 1643, Accumoli con tutti i suoi paesi, fu ceduto ai Medici, ma successivamente tornò al regno di Napoli e ad esso restò legato fino al 1860. 

 

Da vedere

Una delle esperienze che non può mancare, se si passa sul territorio di Accumoli, è di attraversare il suo grande spazio verde tra le montagne. Un’ampia zona nella quale dimenticarsi del mondo esterno per perdersi nelle meraviglie della natura:

  • I Pantani, un’oasi tra le montagne di Accumoli dove, laghetti di origine glaciale, creano un’atmosfera unica e paesaggi incantevoli.

 

Accumoli

Comune Accumoli

Sito internet del comune:
www.comune.accumoli.ri.it

 

Abitanti: Accumolesi

 

Le Frazioni:

  • Cassino

  • Cesaventre

  • Colleposta

  • Collespada

  • Fonte del Campo

  • Grisciano

  • Illica

  • Libertino

  • Macchia

  • Mole

  • Poggio Casoli

  • Poggio d'Api

  • Roccasalli

  • San Giovanni

  • Terracino

  • Tino

  • Villanova

 

Numeri utili

  • Municipio: 0746.80.42.9 
  • ProLoco: 320.224.96.57
  • Scuole materne: 0746.80.991 

Santo patrono: Beata Vergine Addolorata

 

Manifestazioni principali:

  • Sagra della Pasta alla Gricia
    18 agosto - Grisciano
  • Sagra delle Fettuccine alla Trota
    14 agosto
  • Mostra e Rassegna Equina TPR
    II domenica di novembre
  • Sagra della pecora
    20 agosto
  • Sagra della Pasta del Vergaro
    12 agosto - Roccasalli
  • La Pentecoste con pellegrinaggio
    al Santuario Madonna delle Coste

 

Posizione

Accumoli

Da vedere a Accumoli

Immagini dal Comune Accumoli

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