Cenni normativi
La Costituzione Italiana fa cenno alla montagna nel secondo comma dell'art.44 che tratta lo sfruttamento del suolo:
“La Legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”.
Tali provvedimenti sono regolamentati dalla Legge 1102 che individua nella Comunità Montana l’organo di governo del territorio per lo sviluppo economico e sociale della montagna e ne delinea le caratteristiche fondamentali:
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Sviluppo Economico e sociale del territorio montano con precise regole di programmazione dei piani pluriennali.
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La Comunità Montana è al centro delle deleghe perché è titolare delle deleghe in materia di programmazione urbanistica e può avere deleghe da Regioni e Comuni e finanziamenti dallo Stato.
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La Legge 1102/71 è la prima legge quadro di competenze regionali poiché ha attribuito alle Regioni poteri per delimitare le zone dove costituire le Comunità Montane, dettare norme su leggi e sugli organi della Comunità ed altri Enti operanti nel territorio e stabilisce criteri e la ripartizione del fondo globale per i piani di sviluppo.
La delimitazione di zone delle singole Comunità Montane è stata effettuata in base a caratteristiche di omogeneità del territorio e affinità socio-culturali.
Le Regione Lazio ha dato attuazione alla Legge 1102/71 con la Legge Regionale 16 del 1973 come modificata dalla Legge Regionale n.9 del 1999.
Con la legge Nazionale n° 97 del 31 Gennaio 1994 recante nuove disposizioni per le zone montane, le Regioni e gli Enti Locali e tra questi le Comunità Montane, diventano protagonisti delle zone montane, la cui salvaguardia e valorizzazione "rivestono carattere di preminente interesse istituzionale come sancisce la formula solenne il primo comma della citata legge.
Sono interventi speciali per la montagna, tutte quelle azioni organiche dirette allo sviluppo globale mediante la tutela e la valorizzazione delle qualità e delle potenzialità ambientali proprie dell'habitat montano.
Le azioni riguardano i profili:
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Territoriale, mediante formula di tutela di promozione delle risorse ambientali che tengano conto delle risorse ambientali che tengano conto sia del loro valore che delle insopprimibili esigenze di vita civile delle popolazioni residenti, con particolare riferimento allo sviluppo del sistema dei trasporti e della viabilità' locale.
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Economico, per lo sviluppo delle attività economiche presenti sui territori montani da considerare aree depresse.
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Sociale, anche mediante la garanzia di adeguati servizi per la collettività.
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Culturale e delle tradizioni locali.
IDENTIFICAZIONE DEL TERRITORIO
La Comunità Montana del Velino è stata costituita quale Unione dei Comuni montani di Amatrice, Accumoli, Cittareale, Posta, Borbona, Micigliano, Antrodoco, Borgo Velino e Castel Sant’Angelo.
Questi comuni uniti costituiscono l'identità di un territorio omogeneo che si caratterizza per le grandi ricchezze naturali, per le ineguagliabili bellezze paesaggistiche, per le innumerevoli bellezze archeologiche e architettoniche, per i genuini valori umani e per il bagaglio di storia e tradizione.
La Comunità Montana del Velino promuove, programma e attua le politiche a favore del territorio e a tutela degli interessi della popolazione, raccordandosi, sia a livello strategico che organizzativo, con i Comuni membri.