Antrodoco

Conosciuta per le spiccate attitudini commerciali e luogo di shopping gli abitanti di tutta la zona, Antrodoco risale all'epoca Avanti Cristo e nella sua lunga storia vanta anche di essere stato il luogo di quella che viene considerata la prima battaglia del Risorgimento Italiano.

 

Descrizione

Antrodoco, borgo suggestivo dell’Alta Valle del Velino, è situato a 510 metri s.l.m., a ridosso della Salaria a 22 Km da Rieti.

Il comune ha una popolazione di 2542 abitanti suddivisi tra il capoluogo e le quattro frazioni che lo compongono: Rocca di Fondi, Rocca di Corno, Altopiano di Piscignola, Vignola.

Situato all’interno di tre gruppi montuosi: A nord-est del paese si erge il Monte Giano (1820 m), a sud troviamo il Monte Nuria (1888 m), a nord la Valle del Velino (o Falacrina) è sovrastata dal Monte Elefante (2089 m), facente parte del massiccio del Monte Terminillo. Il comune di Antrodoco è attraversato dal fiume Velino.

Gli abitanti si appellano con il nome di “antrodocani” e il loro dialetto è l’antrodocano.

 

Cenni storici

Pare che il nome della cittadina venga dall'osco Interocrium, dalla radice antica ocre, ovvero "tra le montagne.

 

In epoca romana, nel 27 a.C. Interocrium è stata una mansio, una stazione di posta sulla via Salaria. In seguito alla conquista normanna, Antrodoco fu concesso da Ruggero II come feudo in capite a Raimondo da Lavareta, fu tolto nel 1226, dopo l’assedio ai Lavareta che si erano ribellati, per ordine di Federico II ed affidato al Duca di Spoleto ed a suo fratello, rispettivamente Rinaldo e Bertoldo.

 

Anche i due Urslingen si ribellarono a Federico II ed il castello fu conquistato dalle truppe imperiali nel 1233; nel 1382 fu comprato dalla regina Giovanna II per 11.000 fiorini.

 

Nel 1529 fu concesso da Carlo V a Gian Battista Savelli, comandante delle Guardie Pontificie, per poi passare, nel 1614, al Marchese Giovanni Bandini, nobile fiorentino e poi al Marchese Niccolò giugno fino la 1750.

 

Le gole di Antrodoco sono note per essere state il centro di quella che è considerata la prima battaglia del Risorgimento Italiano: fra il 7 e il 9 marzo 1821 qui si scontrarono le truppe napoletane capitanate da Guglielmo Pepe e l'esercito austriaco, guidato dal generale Frimont. Pepe ebbe la peggio e Frimont venne ricompensato dal suo re, Ferdinando I, con il titolo di Principe di Antrodoco.

 

Nel 1927 Antrodoco, a seguito del riordino delle Circoscrizioni Provinciali voluto dal regime fascista, entrò a far parte della appena costituita Provincia di Rieti, dopo essere stata per circa seicento anni capoluogo di mandamento del Circondario di Cittaducale, parte della Regione dell'Abruzzo Ulteriore del Regno di Napoli (poi Regno delle Due Sicilie).

 

 

Da vedere

Antrodoco, vanta un gran numero di architetture religiose. Le chiese più importanti sono: 

 

  • La Chiesa di S. Maria Extra Moenia è un monumento nazionale, autentico tesoro d’arte medievale, si trova appena fuori l’abitato antico (per questo il nome, fuori le mura). La si vuole edificata sulla vestigia di un tempio pagano dedicato a Diana (sec.V^) vicino ad un cimitero cristiano.
  • La Chiesa di Santa Maria Assunta, è il Duomo di Antrodoco. Era in origine intitolata alla Madonna del Popolo. Il cambio di nome è avvenuto negli anni cinquanta, dopo la proclamazione del dogma dell'Assunzione. Per la sua acustica particolarmente favorevole la collegiata è spesso sede di concerti di musica sacra.
  • Il Santuario della Madonna delle Grotte lungo le Gole di Antrodoco, fu costruito tra il 1603 e il 1604 nel luogo dove una pastorella nel 1601 ha scoperto nei pressi di una grotta un'immagine sacra che rappresentava la Vergine con Gesù Bambino in braccio.

 

Per quanto riguarda le architetture civili spiccano:

 

  • Piazza del popolo, piazza principale di Antrodoco. Su di essa affaccia Palazzo Pallini, dalla facciata in stile liberty, appartenuto a Nicola Pallini (ideatore del liquore mistrà che porta il suo nome); al centro della piazza si trova una fontana realizzata nel 1975 dallo scultore locale Sotero Sciubba. 
  • Villa Mentuccia. Il Cardinale Federico Tedeschini donò questa villa settecentesca alla congregazione spagnola dei Figli del Cuore Immacolato di Maria, per farvi svolgere dai padri un'azione religiosa verso gli abitanti di Antrodoco. Oggi è di proprietà della VI comunità Montana del Velino.

 

Inoltre la città di Antrodoco vanta la presenza di due musei: Museo della città, dedicato al pittore e incisore seicentesco Carlo Cesi e al pittore albanese Lin Delija; e il Museo Storico Militare, curato dall'Associazione Nazionale Alpini sezione di Antrodoco.

 

Antrodoco

Comune Antrodoco

Sito internet del comune:
www.halleyweb.com/c057003

 

Abitanti: Antrodocani

 

Le Frazioni:

  • Piscignola

  • Rapelle
  • Rocca di Corno

  • Rocca di Fondi

  • Vignola

 

Numeri utili

  • Municipio: 0746.57.81.85 
  • ProLoco: 389.218.14.22
  • Farmacia: 0746.57.87.24
  • Museo: 0746.57.87.02
  • Scuola materna: 0746.24.60.10
  • Scuola elementare: 0746.24.60.10
  • Scuola media: 0746.24.60.10

 

Santo patrono: Sant'Anna

 

Manifestazioni principali:

  • Gastaldato
    Luglio
  • Carnevale storico
    fine carnevale
  • Sagra degli Stracci Antrodocani
    Agosto
  • Madonna dell Grotte
    Maggio
  • Fiera di Sant'Anna
    26 Luglio
  • Festa d'autunno
    Ottobbre

 

Posizione

mappa Antrodoco

 

Da vedere a Antrodoco

Immagini dal Comune di Antrodoco

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