Perla incastonata tra gli alti monti del versante est del Terminillo dove il suo territorio si estende per la maggior parte arrivando a toccarne le vette più alte. Micigliano è indissolubilmente legato alle vicende della potente abbazia di San Quirico e Giulitta a cui apparteneva.
Descrizione
Micigliano è il più piccolo borgo dell’Alta Valle del Velino, incastonato fra le montagne è situato a 925 metri s.l.m. dista 110 km da Roma e 31,8 km da Rieti.
Il comune ha una popolazione di 133 abitanti con la sua unica frazione, Campoforogna, località turistica montana.
Gli abitanti si appellano con il nome di “miciglianesi” e il loro dialetto è il miciglianese.
Si colloca sul versante orientale del massiccio del Monte Terminillo, lungo le pendici del Monte Elefante (2.015m), ad una quota piuttosto elevata (925 s.l.m. la parte bassa, 1005 s.l.m. la parte alta) dominando le sottostanti Gole del Velino.
Cenni storici
Il nome di Micigliano è di origine romana e fa riferimento al fondo agricolo e pastorale appartenente a tale Mucilius o Mecilius.
Il territorio era abitato sin dall'epoca antica come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici. Le prime notizie sull'insediamento di Micigliano risalgono alla metà del X secolo e ricordano come nel 943 l'Abbazia di Farfa acquisì dei terreni "in locus qui nominatur Micilianus".
Nel X secolo divenne, con i vicini castelli di Cesura e Vischiata, nucleo centrale del feudo dell'Abbazia di SS Quirico e Giulitta, edificata dai Benedettini nel X secolo. Dell'insediamento di Vischiata sono tutt'oggi visibili i resti (mura di cinta, abitazioni).
Nel XIV secolo Micigliano era un centro abitato fortificato nel cui interno era stata insediata una chiesa parrocchiale.
Successivamente il borgo entrò nell'orbita delle famiglie Orsini e Colonna fino a quando fu incluso nel Regno di Napoli.
Nel 1860, con l'unità d'Italia, il paese fu compreso nella provincia di L'Aquila dove rimase fino al 1927, anno in cui passò alla neoistituita provincia di Rieti.
Il 28 marzo 1928 il Comune di Micigliano, insieme a quello di Borgovelino, venne aggregato al comune di Antrodoco, ma venne ricostituito ente autonomo dopo la II guerra mondiale, nel 1947.
Da vedere
- Nei pressi del paese di Micigliano sorge l'incantata Abbazia dei santi Quirico e Giulitta, in prossimità della via Salaria. Il complesso fu fondato dai Benedettini nella prima metà del X secolo e divenne un potente e ricco feudo.
- Una carrabile, realizzata su antico tracciato di mulattiera tramite sbancamento nel corso dell'anno 2000, percorribile a piedi, collega l'abitato di Micigliano con il passo di Sella di Leonessa (quota 1901 s.l.m.), realizzando un percorso naturalistico d'eccezionale panoramicità.