Anticamente detto Borghetto, il Comune di Borgo Velino ospita insediamenti sin da prima dei Romani. Fu dimora degli Imperatori Romani della dinastia dei Flavi, feudo di Margherita d'Austria e teatro delle vicende del brigante Giulio Pezzola che ne segnarono la storia.
Descrizione
Borgo Velino (noto in precedenza come Borghetto; Borghittu in dialetto sabino) è un graziosissimo paesetto medioevale facente parte dell’Alta Valle del Velino. Situato a 460 m sul livello del mare, ha 943 abitati. L’unica frazione del comune è Colle Rinaldo. Dista 97,8 Km da Roma e 21,9 Km da Rieti.
Borgo Velino è situato nel piccolo tratto di pianura tra Castel Sant'Angelo e Antrodoco, all'imbocco est della Piana di San Vittorino.
Nel territorio comunale insiste parte del gruppo montuoso del Monte Nuria.
I suoi abitanti si appellano con il nome di “borghettani”.
Cenni storici
Il primo certamente antichissimo insediamento umano che può essere ritenuto “antenato” di Borgo Velino, è Viario. Pare accertato però che Viario sorse prima di Roma, o addirittura ai tempi dei Pelagi, e fu rifugio per pastori provenienti dalla Sabina.
Durante il periodo dei Flavi a Borgo Velino era presente una villa romana, dimora dei famosi imperatori, oggi di quel periodo rimane il Ninfeo dei Flavi, importante monumento del I secolo. Secondo una tradizione ormai consolidata, l'attuale abitato di Borgo Velino, fino al secolo scorso chiamato Borghetto, sarebbe stato fondato nel corso del XIV secolo dagli abitanti del castello di Forca Pretula.
Dal 1472 al 1624, fece parte del distretto di Cittaducale e divenne nel Cinquecento feudo di Margherita d'Austria. Alla morte di Margherita, avvenuta ad Ortona nel 1586, i suoi feudi passarono, per successione, ai Farnese, ai quali rimasero fino al 1731.
Nel 1642, fa la sua prima comparsa sulla scena storica il brigante Giulio Pezzola del Borghetto. La storia del Pezzola, tuttora incerta e per molti aspetti arricchita dalla fantasia popolare, ha fatto di lui il brigante che ha segnato una lunga pagina della storia borghettana.
La sicurezza dei confini del Regno di Napoli, dalle parti di Rieti, Norcia e Cascia, venne seriamente messa in discussione e poi violata dalle truppe francesi, nel dicembre del 1798. A subire i danni maggiori dell'invasione furono proprio le località lungo la Salaria, costrette a più riprese a ospitare gli accampamenti e a fornire provviste e denari al nemico.
Nel giugno del 1863, poco dopo l'Unità d'Italia, il comune cambiò nome da Borghetto a Borgo Velino. Durante l'epoca fascista, Borgo Velino passò dalla provincia dell'Aquila alla neonata provincia di Rieti (1927) mentre l'anno seguente il comune di Borgo Velino fu abolito e reso frazione del comune di Antrodoco. Solo nel dicembre del 1957 Borgo Velino tornò ad essere comune autonomo.
Da vedere
Per quanto riguarda le architetture religiose presenti sul territorio possiamo trovare:
- Chiesa di San Matteo Apostolo eretta nel 700, troneggia nel cuore del centro storico di Borgo Velino.
- Chiesa dei SS. Dionigi, Rustico ed Eleuterio detta anche S. Antonio del XII secolo, probabilmente sorta sui resti di un antico tempio dedicato alla dea Diana.
Borgo Velino è ricco di importanti architetture civili tra i quali:
- Ninfeo dei Flavi (I secolo), visibili all'interno dei giardini pubblici, pertinente ad una villa rustica romana, che serviva ad accogliere i Flavi, la dinastia imperiale che detenne il potere a Roma dal 69 al 96 d.C.
- Piazza Umberto I, punto di aggregazione culturale del paese, dove si svolgono le manifestazioni più rappresentative.
- Fontana del periodo Farnese, ubicata nella Piazza Umberto I, dedicata a Margherita d’Austria. Le tre cannelle simboleggiano i tre castelli legati al borgo (Viario, Forcapretola e Cornallo) o i tre monti che lo cingono (Terminillo, Giano e Nuria), portano lo stemma Farnese.
- Palazzo Pezzola (XVII secolo), edificio tardo-rinascimentale che si apre su un lato della piazza Umberto I a Borgo Velino, e che fu dimora del brigante Giulio Pezzola.
Inoltre nel territorio comunale possiamo trovare due architetture militari:
- Resti della Torre del Cassero nella fraz. di Colle Rinaldo (XV secolo): manufatto edilizio di proprietà comunale; originariamente era una struttura difensiva poligonale, quasi certamente ottagonale, alta presumibilmente tra i 12 e i 15 metri. Attualmente restano solo quattro lati della struttura originaria.
- Torre Civica (XIX secolo)
Borgo Velino possiede un museo civico, che si compone di tre sezioni, una dedicata al mondo contadino, una alla flora e fauna locale ed un'altra ad affreschi e oggetti d'arte sacra.