Alla sorgente del fiume Velino, la dove una pastorella ritrovò l'immagine della Vergine Maria sorge oggi uno dei santuari più belli e sentiti della zona.
Nel Medioevo venne eretta, a seguito di un fatto prodigioso, il Santuario di Capodacqua, che si collega al culto di Vacuna per le modalità e la scelta del sito.
La leggenda ripercorre una sceneggiatura vista più volte sia nell’ambito religioso pagano che in quello Cristiano, cioè il ritrovamento di una statuetta, rappresentante la Madonna con il Bambino, immersa nelle acque di una fonte. In questo caso, tra il X e l'XI secolo, l'immagine sacra venne ritrovata da una pastorella del luogo in una delle fonti del fiume Velino che ha qui a Cittareale la sua sorgente.
Nel punto esatto del ritrovamento della statuina, alle sorgenti del fiume Velino, a poche decine di metri dal santuario, è riprodotta la scenetta della pastorella che ritrova la statuina.
Nell'anno 1779 una eccezionale siccità si abbatté sulla valle Falacrina inducendo la popolazione, estremamente preoccupata, a cercare l'aiuto divino.
Il 30 maggio ricorrendo la festa della Santissima Trinità tutto il popolo si recò pregando al Santuario di Capodacqua. In solenne processione l'immagine della Madonna fu portata a Cittareale e poi di nuovo sotto il sole cocente fu riportata nella sua chiesa.
Nel bel mezzo del viaggio di ritorno irruppe la pioggia salvando i raccolti e propiziando una stagione ricchissima di messi.
Ogni anno da quel lontano giorno si ripete la solenne processione che riunisce al Santuario le genti di tutta la vallata.
In seguito agli eventi sismici del 2016 il Santuario della Madonna di Capodacqua è inagibile. Rimane comunque inalterata la bellezza del luogo e godibile soprattutto nella stagione estiva.